I lavori della Terza Commissione: risposte ad interrogazioni, illustrazione del Pdl n. 125 “Disposizioni in materia di cooperative di comunità”, rilascio pareri alla Giunta regionale

15 marzo 2023

(Arv) Venezia 15 mar. 2023 -  La Terza Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Marco Andreoli (Lega-LV), e dalla Vice presidente Cristina Guarda (EV) nel corso della seduta odierna, hanno dato seguito secondo l’ordine del giorno alle interrogazioni presentate.

Dapprima, l’Assessore Cristiano Corazzari ha risposto alla IRC n. 32 “Stop del TAR Veneto alla caccia agli anatidi: la Giunta ripete gli errori del passato”, proposta dal consigliere Jonatan Montanariello. L’esponente Dem, interroga l’Assessore alla Caccia chiedendo per quale motivo la Giunta regionale non abbia anticipato la prevedibile sentenza 97/2023 del TAR con un provvedimento che evitasse disagi in termini di organizzazione ed economici ai cacciatori che, con effetto immediato e avvisati alla meno peggio, si sono ritrovati da un giorno all’altro nell’impossibilità di esercitare il diritto acquisito attraverso l’approvazione del calendario venatorio e il pagamento delle relative tasse di concessione. A questo si aggiunge la richiesta di quali provvedimenti la Giunta regionale intenda adottare per garantire la fruibilità delle giornate di caccia agli anatidi previste dal calendario venatorio approvato e per le quali i cittadini cacciatori hanno versato anticipatamente le richieste tasse di concessione regionale e nazionale.

A seguire, l’Assessore Cristiano Corazzari ha risposto alla IRC n. 33 “A un anno dall'approvazione del PFVR 2022-2027, la tabellazione di oasi e ZRC non è ancora completa: quando la Giunta regionale garantirà un indispensabile presidio alla tutela della fauna selvatica ed all'attività delle vigilanze venatorie, dei comitati direttivi di ATC e CA, degli operatori volontari del controllo faunistico e dei cacciatori del Veneto?”, proposta dai consiglieri Jonatan Montanariello e Francesca Zottis. Gli esponenti Dem, interrogano la Giunta in ordine a 6 punti: a) I motivi per l’individuazione di Veneto Agricoltura per l’attività di tabellazione del PFVR 2022-2027 e perché non risultano valutate opzioni diverse (es. collaborazione con Associazioni venatorie, agricole o ambientali); b) Le modalità di quantificazione dell’importo di euro 120.000; c) La quota percentuale di effettiva copertura tra i perimetri di Oasi e ZRC previsti e quelli tabellati (e geo-referenziati) da Veneto Agricoltura; d) Se la competente Direzione, dalla documentazione prevista al punto 5 della Convenzione, abbia ritenuto completato l’incarico, liquidando le relative somme; e) I motivi per i quali solo a giugno 2022 si è deciso che la tabellazione perimetrale di ciascun ATC doveva essere a carico del Bilancio degli stessi ATC; f) Come ed in che tempi la Giunta regionale intenda procedere al completamento della tabellazione ad oggi ancora mancante.

L’Assessore Cristiano Corazzari ha provveduto a rispondere alla IRC n. 34 “Emergenza cinghiali. Quali interventi ha messo in atto la Regione per favorire l'impiego degli operatori formati per supportare le polizie provinciali nell'eradicazione della specie?”, proposta dai consiglieri Jonatan Montanariello (Pd) e Francesca Zottis (Pd). Gli esponenti Dem, interrogano gli Assessori alla Caccia e alla Sanità in ordine a tre punti: a) Quale sia il numero degli operatori in possesso del titolo abilitativo al controllo del cinghiale, suddivisi per province e indicazioni percentuali del loro impiego nelle attività di controllo; b) Quali azioni concrete intenda adottare al fine di favorire il massimo impiego degli operatori abilitati nelle attività di controllo della specie cinghiale e quindi anche limitare la possibile circolazione del virus della PSA; c) Se, come già avvenuto per la nutria, la Regione intende concorrere attivamente alla realizzazione di tale attività di pubblico interesse tramite la messa a disposizione di risorse economiche, mezzi ed attrezzature.

Infine, l’Assessore Cristiano Corazzari, ha risposto alla IRC n. 35 “Da oltre tre stagioni TAR e Consiglio di Stato sospendono e/o annullano in parte i calendari venatori: uno dei motivi ricorrenti è la mancanza di dati oggettivi sui prelievi effettuati dai cacciatori veneti! Per quale motivo l'assessore Corazzari, invece di accelerare la lettura dei tesserini venatori depositati presso gli uffici, vuole prima conoscere, per presunti motivi ambientali, l'appartenenza associativa di ogni cacciatore veneto?”, proposta dai consiglieri Jonatan Montanariello (Pd) e Francesca Zottis (Pd).  Gli esponenti Dem, interrogano il Presidente della Giunta e l’Assessore alla Caccia in ordine a 6 punti: a) I motivi che impediscono la lettura e l’analisi dei dati dei prelievi venatori dai tesserini a lettura ottica, disponibili dalla stagione venatoria 2014/2015 e sino alla stagione 2022/2023, appena conclusa; b) Se e quali sono le eventuali stagioni venatorie oggetto di lettura e, quindi, per quali annualità sono disponibili i dati di prelievo; c) Se gli stessi dati sono stati forniti o meno ad ISPRA ed i motivi dell’eventuale mancato conferimento; d) Una previsione/cronoprogramma operativo per la complessiva e definitiva acquisizione e disponibilità dei dati di prelievo delle stagioni venatorie dalla 2014/2015 ad oggi; e) I motivi per cui nella pagina web istituzionale dedicata al PFVR 2022-2027 sono pubblicati documenti, con rilievo ambientale, diversi da quelli indicati con legge regionale n. 2/2022; f) I motivi che stanno veramente alla base della richiesta protocollo n. 65204 del 3/2/2023 indirizzata alle Associazioni venatorie.

La Terza Commissione, ha illustrato il Pdl n. 125 di iniziativa della consigliera Guarda (EV) “Disposizioni in materia di cooperative di comunità”. Con la presente proposta di legge si vuole intervenire, per contrastare i fenomeni di spopolamento, declino economico, degrado sociale e urbanistico, criticità ambientali, promuovendo la partecipazione della popolazione residente alla gestione dei beni o dei servizi collettivi, la valorizzazione delle competenze della popolazione, le tradizioni culturali e le risorse territoriali, attraverso lo sviluppo di attività economiche sostenibili volte al mutuo scambio di beni e servizi, al recupero di beni ambientali e culturali, alla riqualificazione delle infrastrutture e del patrimonio immobiliare pubblico nonché alla creazione di nuova domanda di lavoro e di nuove opportunità di reddito: le cooperative di comunità. Rilanciare il territorio è la parola chiave della proposta di legge. Le cooperative di comunità sono viste come strategia per nuove opportunità di reddito.  Saranno presentati ulteriori emendamenti al presente progetto, e si provvederà alla convocazione in audizione di alcuni portatori d’interessi. Si fa presente, che il progetto di legge, è già in essere per esempio nella Regione Lazio.

La Terza Commissione si è espressa all’unanimità al PAGR n. 252 “Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027. Apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto per gli interventi SRG05 "Supporto preparatorio LEADER - Sostegno alla preparazione delle strategie di sviluppo rurale" e SRG06 "LEADER - Attuazione strategie di sviluppo locale". Regolamento (UE) n. 2021/2115 del Parlamento Europeo e del Consiglio. In sintesi, si tratta del primo bando per ragioni d’urgenza. L’attuazione avviene attraverso gli interventi del SRG05, in cui è previsto l’erogazione di un premio forfettario di circa 31 mila euro per domanda presentata; attraverso invece SRG06, che racchiude tutti i parametri nonché requisiti per essere selezionati, viene reso disponibile circa 50 mila euro, importo da utilizzarsi entro il 31 dicembre 2028.

A seguire, la Terza Commissione si è espressa all’unanimità al PAGR n. 253 “Interventi per favorire l'accesso al credito alle imprese del Settore primario. Modalità operative per la gestione di operazioni di garanzia diretta a valere sul Fondo regionale di garanzia di cui alla L.R. 13 agosto 2004, n. 19, art. 2, comma 1, sezione speciale per le micro, piccole e medie imprese del Settore primario istituita con l.r. 2 aprile 2014, n. 11, art. 54. Nello specifico, l’intervento del Fondo regionale di garanzia consiste nella messa a disposizione di risorse a presidio delle Garanzie rilasciate dal Fondo medesimo a favore dei finanziatori, nell’interesse dei beneficiari (PMI attive nella produzione agricola e nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti primari).

Anche il PAGR n. 255 “Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027. Approvazione dei criteri di selezione delle domande di aiuto relativi ad alcuni interventi del CSR 2023-2027. Regolamento (UE) n. 2021/2115 del Parlamento Europeo e del Consiglio”, ha ottenuto l’unanimità dei voti dalla Terza Commissione. Di fatto, il piano di attivazione dei bandi regionali, approvato con DGR n. 120 del 06/02/2023, prevede l’attivazione nel primo trimestre del 2023 dei bandi relativi ad alcuni interventi del CSR 2023-2027. I criteri di selezione sono elaborati partendo dai principi di selezione definiti, per ciascun intervento, al fine di garantire il rispetto della normativa UE. Ciascuno dei criteri proposti risulta: oggettivo, comprensibile, trasparente e verificabile.

Al termine della seduta, la Terza Commissione si è espressa all’unanimità dei voti al PAGR n. 256 “Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale del PSN PAC 2023-2027 per il Veneto. Apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto per gli interventi SRA 03, 08, 10, 14, 29 e SRB 01 Regolamenti (UE) n. 2021/2116.  Come riportato, il piano di attivazione dei bandi regionali, approvato con DGR n. 120 del 06/02/2023, prevede l’attivazione nel primo trimestre del 2023 dei bandi relativi ai seguenti interventi del CSR 2023-2027: SRA03 - L’intervento prevede un sostegno per ettaro di superficie agricola utilizzata a favore dei soggetti che si impegnano ad adottare sulle superfici a seminativo le tecniche di semina su sodo / No tillage (NT) per cinque anni; SRA08 –  L’intervento prevede pagamenti per ettaro di superficie, per cinque anni, per la gestione di prati e di pascoli permanenti in quanto aree con elevata proporzione di vegetazione semi-naturale, e per questo considerate aree agricole ad alto valore naturalistico. I prati e i pascoli permanenti favoriscono la biodiversità e la presenza di specie e habitat. Inoltre, la loro gestione sostenibile limita i processi di erosione e degrado del suolo ed elimina l’apporto di fertilizzanti chimici di sintesi e di agrofarmaci potenzialmente inquinanti le risorse idriche; SRA10 - L’intervento prevede pagamenti per ettaro di superficie, per cinque anni, per la gestione attiva di infrastrutture ecologiche allo scopo di migliorare la qualità delle acque superficiali e sotterranee, potenziare le connessioni ecologiche, sostenere la biodiversità in aree agricole, riqualificare i paesaggi agrari semplificati ed aumentare la capacità di fissazione della CO2 atmosferica. L’intervento nel complesso concorre agli obiettivi di riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari, riduzione delle perdite di nutrienti e riduzione dell’uso di fertilizzanti; SRA14 - L’intervento prevede pagamenti, per cinque anni, ad UBA (Unità Bovino Adulto) a favore dei beneficiari che si impegnano volontariamente nella conservazione delle razze animali di interesse locale soggette a rischio di estinzione/erosione genetica; SRA29 – Mantenimento dell’agricoltura biologica. Pagamenti per ettaro di superficie, per cinque anni, al fine di adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica; SRB01 - L’intervento, attraverso un’indennità annuale per ettaro di Superficie Agricola Utilizzata (SAU), compensa il mancato guadagno e i costi aggiuntivi sostenuti nelle zone montane del Veneto, dalle aziende agricole. L’importo complessivo previsto risulta pari a 130.900.000 euro.